65 La mia vita senza paura
Un libro da leggere, anche se non si è appassionati di motociclismo.
E’ una biografia con un ritmo da romanzo, che racconta di una famiglia unita, del sogno di un ragazzino e dei sacrifici fatti per realizzarlo. L’atmosfera è quella della Romagna sincera, che trasmette subito un senso di familiarità e fa inevitabilmente spuntare un sorriso ogni volta che sbuca un’esclamazione dialettale.
La narrazione è in prima persona, sembra di ascoltare un amico mentre ti racconta la sua storia. Il linguaggio è quello che ti aspetteresti di sentire parlando direttamente con Loris, schietto e diretto; anche quando c’è qualche termine un pò più “forte”, non è mai fuori posto e contribuisce a rendere la narrazione più veritiera.
In questo libro c’è tutto Loris, ma quello vero: quello lontano dai riflettori, quello che affronta i problemi quotidiani, quello che non aspira ad essere visto come un eroe e si rivela per quello che è realmente, condividendo anche episodi difficili e particolarmente toccanti. La narrazione si snoda tra la sua vita privata e quella da pilota, dando colore a personaggi che vanno dal prete del paese ai campioni delle due ruote. Simone Sarasso è riuscito a rendere perfettamente l’immagine di Loris, evocando immagini che, nel bene e nel male, arrivano dritte al cuore. In alcuni punti sembra quasi di sentire il profumo delle grigliate in compagnia o quello della miscela combusta (che, per chi ha avuto il piacere di guidare mezzi a due tempi, rappresenta davvero un profumo indimenticabile). Molto interessanti anche le parti in cui Loris condivide il suo punto di vista (ed il suo vissuto) sul circus del motomondiale, offrendo al lettore l’opportunità di dare uno sguardo su cosa c’è davvero dietro l’immagine patinata che viene proposta dai media. Non mancano tutti gli eventi che si sono succeduti durante la lunga carriera di Capirossi, dai primi successi al sodalizio con Ducati, toccando anche il triste episodio di Marco Simoncelli, al quale era particolarmente legato. Alla fine del libro si ha la sensazione di avere conosciuto un nuovo amico, con il quale potrebbe capitare di incontrarsi e scambiare quattro chiacchiere davanti ad un bicchiere di vino. Lambrusco, si capisce.
Una curiosità : se su Google Maps si cerca “curva Capirossi”, che è quella che Loris percorreva a folle velocità da ragazzino, compare come “punto di riferimento storico“.
Il libro è edito da Sperling & Kupfer, ed è facilmente reperibile anche su altri siti come Amazon, La Feltrinelli, IBS per citare i più conosciuti.